venerdì 4 febbraio 2011

storie

...sta camminando in silenzio, a passo svelto, con i versi di quella canzone che le rimbombano nella testa, quella sconfitta le brucia, l' addolora, svanisce ogni speranza, una perduta speranza, lasciata senza poter lottare, spendendo le ultime energie per resistere, restando con le tasche vuote, senza poter piu' sperare in quel sogno che sembrava a portata di mano, stretto forte, troppo forte, tanto che tra le dita appena aperte non c'e' rimasto piu' nulla,,, che ne sa la gente che passa di quello che ha nella mente e nel cuore, che ne sa delle speranze andate in fumo...

Quando incontra Chiara, le sembra di ritrovare un po di normalita', di tornare con i piedi per terra,
ma mentre cammina, tra negozi e banchi, torna di nuovo a pensare a quante schiocchezze ha ascoltato, pensato e continua a sentire, anche i discorsi di Chiara, sono pieni di parole inutili, ma non li ascolta proprio, non le importa molto del suo vestito anni 60, del giaccone rosso, della camicetta a fiori, figuriamoci poi del problema capelli e dei bambini.
Niente, non e' proprio aria, la saluta con una scusa e corre a casa,
tra le mura domestiche puo' finalmente smettere di fingere, si siede sul divano e resta li per un po'...
Andare alla mostra e' un ottima idea, si prepara e insieme ad Elisa si avvia, la serata primaverile rende tutto piu' dolce, a passo lento per le stradine romane, le luci d'orate dei lampioncini, quell'odore di camino, si rilassa e sorride all'amica.







Gli vengono in mente mille farfalle, tutte colorate... ?

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