
Quando incontra Chiara, le sembra di ritrovare un po di normalita', di tornare con i piedi per terra,
ma mentre cammina, tra negozi e banchi, torna di nuovo a pensare a quante schiocchezze ha ascoltato, pensato e continua a sentire, anche i discorsi di Chiara, sono pieni di parole inutili, ma non li ascolta proprio, non le importa molto del suo vestito anni 60, del giaccone rosso, della camicetta a fiori, figuriamoci poi del problema capelli e dei bambini.
Niente, non e' proprio aria, la saluta con una scusa e corre a casa,
tra le mura domestiche puo' finalmente smettere di fingere, si siede sul divano e resta li per un po'...
Andare alla mostra e' un ottima idea, si prepara e insieme ad Elisa si avvia, la serata primaverile rende tutto piu' dolce, a passo lento per le stradine romane, le luci d'orate dei lampioncini, quell'odore di camino, si rilassa e sorride all'amica.
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